Tartarughe

 

 

Lampedusa

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    Le coordinate geografiche dell'isola di Lampedusa sono comprese tra 35o 30' 00'' e 35o 34' 00'' latitudine Nord e 12o 30' 00'' e 12o 40' 00'' longitudine Est, le coordinate del porto principale sono: 35 29' 58'' latitudine N, 12 36' 03'' longitudine E.    Linosa dista 31 miglia, mentre Lampione 10.

    Lampedusa dista dalla costa siciliana 111 miglia e soltanto 90 dalle coste tunisine, infatti    geograficamente la sua appartenenza alla piattaforma africana è piuttosto evidente.    L'isola ha una superficie di 20 Kmq, è larga circa 3 Km e si estende per circa 9 Km din direzione est-ovest, dove si 

 

       

 

    trova il punto più alto, il monte Albero del Sole (133 metri).    

    L'isola non mostra rilievi montuosi, ed è per questo spazzata dal vento che non trovando ostacoli rende difficoltosa la messa a dimora di alberi e piante di ogni genere.    La conformazione delle coste calcaree si presta poco all'approdo, pur presentando numerose calette soprattutto nel versante sud ed attorno al paese, mentre è assolutamente inaccessibile nella zona a nord dove ripide falesie offrono riparo alle numerose colonie di uccelli marini, tra cui i cormorani.    L'unico centro abitato, conta una popolazione di 5500 abitanti che si triplica nel periodo estivo grazie, soprattutto alle numerose case di pescatori e dammusi (le costruzioni tipiche dell'isola) che vengono affittate ai turisti durante la bella stagione.

 

         

 

    Lungo il versante meridionale si trova una delle 10 spiagge più belle del mondo, e per questo merita un discorso a parte: la spiaggia dei conigli.    Il nome deriva dall'isolotto antistante che, essendo in epoca remota unito alla terraferma ed essendosene poi distaccato, portò con se una grossa colonia di conigli.    La spiaggia è composta da sabbia finissima di un bianco abbagliante ed è la meta elettiva, a Lampedusa, della deposizione delle tartarughe caretta caretta, che durante le notti estive si trascinano sulla terraferma depositando un centinaio di uova grandi come palline da golf in grosse buche profonde fino a un metro.    Ciò rende questo tratto di costa importantissimo dal punto di vista naturalistico ed è stato uno dei motivi per cui è stata creata nel 1996 la Riserva Naturale.

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    Nelle acque antistanti l'isola dei conigli è vietata la pesca e la navigazione ma non la balneazione e per questo nelle calde giornate estive è possibile osservare dall'alto del promontorio che circonda la spiaggia uno spettacolo da mozzare il fiato: centinaia di bagnanti assiepati su ogni lembo di sabbia disponibile che rosolano al sole, decine di bambini che scavano buche e belle signore in topless e perizoma (...e questo è positivo!).   

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    Fortunatamente l'accesso alla spiaggia è interdetto dalle 20 alle 9 del mattino, ed un valido intervento dei volontari di Legambiente ristabilisce, entro sera, le ideali condizioni necessarie a far si che le irregolarità del terreno impediscano alle tartarughe (soprattutto i piccoli) i movimenti per raggiungere il luogo di deposizione e per il ritorno in acqua.    E' questo un momento critico della vita delle giovani tartarughe, perchè basta un'irregolarità del terreno, le luci della città a un semplice falò sulla spiaggia, a far perdere loro l'orientamento con la conseguenza di ridurre ancor più la percentuale di piccoli che scampano alla morte (pensate: solo 1 su 200 arriva alla maturità sessuale!).